mercoledì 13 maggio 2015

172 Hours on the moon - Recensione

Salve :D Oggi sono qui con la recensione di un libro che ho finito questa mattina! Il libro in questione è 172 Hours on the Moon (DARLAH in originale) di Johan Harstad, un autore norvegese. Questo volume è inedito in Italia ma il linguaggio è abbastanza elementare e avendo un livello medio di Inglese riuscireste a leggerlo senza troppi problemi.




Mia, Antoine e Midori sono i vincitori di un concorso indetto dalla NASA, e saranno i primi teenager ad affrontare un viaggio nello spazio e ad atterrare sulla luna, lasciata inesplorata per oltre quarant'anni. Quello che sembrava essere il viaggio della loro vita si rivelerà però essere tutt'altro. 

Dalla trama il libro si presenta come una storia horror/sci-fi quindi se siete facilmente impressionabili e non vi piacciono storie di viaggi spaziali non posso che sconsigliarvelo, ma d'altra parte non aspettatevi nemmeno grandi riferimenti scientifici, dato che la tematica della fantascienza non è molto approfondita. Diciamo che il genere che prevale è l'horror. L'autore ha anche fatto un tentativo di inserire un elemento young adult,abbastanza ridicolo secondo me dato che la "storia d'amore" è accennata per circa dieci pagine e poi lascia il tempo che trova. Avrebbe fatto meglio a risparmiarsela del tutto dato che non da alcun giovamento alla trama ed è messa lì tanto per. Comunque la storia è accattivante, ti fa venir voglia di trovare risposte alle domande che l'autore sparge nel libro e gli elementi horror sono davvero inquietanti. La parte ambientata sulla luna poi riesce a trasmettere una discreta ansia e le atmosfere sono molto cupe.

I personaggi purtroppo non sono il punto di forza del romanzo, non sono riuscita ad affezionarmi a loro. Mia, 16 anni e norvegese l'ho trovata odiosa e saccente, una ragazza che ostenta sicurezza ma che invece si fa trasportare dagli eventi ed è capace solo di lamentarsi e trattare male genitori ed insegnanti, fortunatamente nel corso della storia questi suoi tratti verranno messi da parte con l'avanzare degli eventi. Midori, 16 anni e giapponese  invece ha una caratterizzazione più interessante: una ragazza che vuole evadere dalla monotonia del suo paese e trasferirsi all'estero. Ho apprezzato la critica alla società del Giappone, che cerca di sembrare moderna e che invece è ancora molto legata alle tradizioni. E infine Antoine,17 anni e francese, che secondo me è il meno approfondito di tutti. Ci viene presentato come un ragazzo che non riesce a superare la rottura con la sua fidanzata, continua a pensare a lei e arriva addirittura a spiarla quotidianamente con un binocolo. Ho trovato la sua storia abbastanza patetica e poco approfondita, non ci vengono dati dei veri e propri tratti caratteriali, ma tutto ruota intorno alla sua storiella d'amore ormai a senso unico. Gli altri astronauti vengono approfonditi durante lo svolgimento della storia, ma non tutti e in maniera abbastanza superficiale.

Trovo invece che i misteri siano il punto forte del romanzo. Fin dalle prime pagine di troviamo di fronte a quesiti inquietanti, e fino alla fine non riusciamo ad avere un quadro chiaro della faccenda. Dopo le prime cento pagine di introduzione la storia inizia ad evolversi e gli eventi si susseguono a ritmo serrato, tanto che è difficile togliere gli occhi dalle pagine. Purtroppo però ho trovato le spiegazioni date alla fine davvero poco soddisfacenti. E' come se l'autore avesse scritto un qualcosa di davvero interessante per poi rovinare tutto alla fine. Non ci vengono spiegati i perché di tante, forse troppe,cose  e la risoluzione dell'enigma l'ho trovata poco pertinente al campo dello sci-fi. Il finale poi mi ha lasciato con l'amaro in bocca e troppe domande nella testa.

Concludendo posso dire senza dubbio che è un romanzo che riesce ad infondere una certa inquietudine grazie agli strani avvenimenti e alle domande che essi si lasciano dietro, ma alla fine non riesce ad essere pienamente soddisfacente. Avevo preso in mano questo volume con parecchie aspettative, ma non tutte sono state appagate. Non lo ritengo, in fin dei conti, uno spreco di tempo e denaro, riesce comunque ad intrattenere ma mi aspettavo davvero di più!

Bene, anche questa recensione è finita :D spero vi sia stata utile e fatemi sapere se avete letto il libro e se a voi è piaciuto







Nessun commento:

Posta un commento